Caricamento

Notizie

L'INTEGRAZIONE PUBBLICO - PRIVATO NELLA GESTIONE DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA IN CALABRIA

L'INTEGRAZIONE PUBBLICO - PRIVATO NELLA GESTIONE DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA IN CALABRIA

L'INTEGRAZIONE PUBBLICO - PRIVATO NELLA GESTIONE DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA IN CALABRIA

L’emanazione di due provvedimenti legislativi di portata innovativa, la Legge 56/2014 (c.d. Del Rio) e il D.Lgs.150/2015, attuativo del Jobs Act, ha determinato l’avvio di un processo di cambiamento nella governance del istituzioni delle mercato del lavoro italiano. Da un lato le disposizioni sul riordino delle competenze delle città metropolitane e province, dall’altro l’istituzione di una rete nazionale dei servizi per il lavoro sotto l’egida della nuova Agenzia Nazionale delle Politiche Attive (ANPAL) hanno segnato una nuova e storica fase per i servizi del lavoro anche in ambito regionale. La Regione Calabria, attraverso un articolato processo di convenzionamento, in prima battuta con il Ministero del Lavoro e poi a seguire con le Amministrazioni provinciali e Città metropolitana, ha accompagnato la fase transitoria garantendo la funzionalità dei servizi per l’impiego.

La Legge 27 dicembre 2017 n. 205 (Legge di Bilancio 2018) ha previsto specifiche disposizioni con cui si intende completare la transizione in capo alle regioni delle competenze gestionali in materia di politiche attive del lavoro esercitate attraverso i centri per l'impiego e consolidarne l'attività a supporto della riforma delle politiche attive del lavoro di cui al D.lgs.150/2015. Si conclude la fase transitoria in cui le Regioni avevano la responsabilità dei centri per l'impiego ma non il personale che era rimasto in capo alle Province e Città Metropolitane.

Recentemente la Regione Calabria ho sottoscritto con le Amministrazioni Provinciali e la Città Metropolitana di Reggio Calabria le convenzioni per la gestione dei servizi per l’impiego fino al 30 giugno 2018, considerato che, per come previsto dalla legge di Bilancio, dal primo luglio prossimo il personale dei centri per l’impiego passerà direttamente in capo alla Regione.

Un cambiamento degli assetti istituzionali in atto all’interno del quale si incardina il rapporto di collaborazione tra Regione Calabria ed Anpal Servizi, importante nodo della rete nazionale dei servizi per il lavoro al fine di sostenere il quadro di potenziamento dei servizi e delle misure di politica attiva rivolte ai cittadini suggellato, il 20 dicembre 2017, dalla sottoscrizione di una specifica convenzione.

La disciplina regionale di accreditamento ai Servizi per il lavoro (DGR n. 242/2016 e da ultimo la DGR n. 172/2017) costituisce, in tale contesto, altro elemento di fondamentale innovazione del sistema regionale del mercato del lavoro.

Con l’avvio dell’accreditamento regionale dei soggetti privati del mercato del lavoro, realizzato con il supporto specialistico di Anpal Servizi dopo l’esperienza dell’accreditamento dei servizi privati esclusivamente sul Programma Garanzia Giovani, la Regione Calabria ha inteso promuove la rete regionale dei servizi per le politiche attive del lavoro consentendo a soggetti pubblici e privati di operare in via complementare o sussidiaria alle attività svolte dalla Regione attraverso i centri per l’impiego.

In tale logica, il sistema di accreditamento ai servizi per il lavoro della Regione Calabria è orientato al conseguimento delle seguenti finalità: favorire l’informazione, l’orientamento, la qualificazione, la riqualificazione e l’inserimento al lavoro delle persone, sostenere la conciliazione dei tempi di lavoro con gli obblighi di cura, supportare i datori di lavoro attraverso la promozione e l’informazione sui servizi del territorio, la ricerca e l’analisi dei fabbisogni formativi e occupazionali, l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, la verifica delle competenze e la selezione del personale, la ricollocazione professionale dei lavoratori oggetto di procedure di riduzione del personale.

Nell’ambito della programmazione FSE del Por Calabria 2014-2020, oltra alle misure previste per la linea di rifinanziamento del programma Garanzia Giovani, il ruolo dei servizi privati accreditati sarà sperimentato nell’implementazione dell’Avviso “Dote Lavoro e Inclusione Attiva”.

L’Avviso, in attuazione del Piano Inclusione attiva (DGR n. 25 del 31/01/2017), mira a sostenere l'inserimento e/o il reinserimento nel mercato del lavoro dei disoccupati e delle persone con disabilità e maggiormente vulnerabili attraverso un’offerta personalizzata di strumenti di politica attiva.

La Dote Lavoro è una misura di politica attiva, erogata dagli operatori accreditati (beneficiari), finalizzata alla collocazione o ricollocazione di persone in cerca di occupazione mediante l’erogazione di un contributo economico finalizzato a remunerare le attività e i servizi funzionali alle esigenze di inserimento lavorativo e/o qualificazione della persona.

La gestione del sistema dotale prevede l’emissione di un titolo di spesa (dote) di ammontare predeterminato figurativamente assegnato alla persona (destinatario) e finanziariamente riconosciuto all’operatore accreditato per fornire una serie di servizi finalizzati all’inserimento lavorativo e strumenti di politica attiva.

I soggetti che a livello regionale hanno avuto rilasciato il provvedimento di accreditamento ai servizi per il lavoro al 30 marzo 2018 sono complessivamente 80, con sedi presenti su tutto il territorio regionale.

Si tratta di un’importante evoluzione della governance regionale delle politiche del lavoro che evolve nella logica di rete ai sensi del D.Lgs.150/2015 e che diventa valore aggiunto della Regione Calabria per promuovere, sul territorio regionale, l’attuazione delle misure di politica attiva favorendo una sempre maggiore efficacia ed efficienza dei dispositivi d’incentivazione regionale all’occupazione.

In tale logica, assume fondamentale rilevanza, all’interno della rete regionale dei servizi per il lavoro, la presenza della Fondazione dei consulenti del lavoro che per capillarità sul territorio, esperienza e professionalità dei membri rappresenta un nodo cardine per lo sviluppo e la regimentazione di un processo di crescita del mercato del lavoro regionale chiesto, a più voci, da tutte le componenti della società calabrese.