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Politiche attive Lazio: ripartono le attività con la modalità a distanza

Politiche attive Lazio: ripartono le attività con la modalità a distanza

Politiche attive Lazio: ripartono le attività con la modalità a distanza

Ripartono quindi le misure di orientamento specialistico, accompagnamento al lavoro, promozione e realizzazione di tirocini formativi extracurriculari, nonché i percorsi di accompagnamento all’avvio di impresa.

Dopo un periodo di sospensione di tutte le misure di politica attiva del lavoro, Regione Lazio prevede la possibilità di riprendere le attività mediante la modalità “a distanza”. Se assicurata la disponibilità di adeguate tecnologie digitali, i destinatari delle misure di politica attiva possono avviare nuovi percorsi o riprendere le attività lasciate in sospeso, proseguendo i percorsi di inserimento/reinserimento lavorativo già avviati.

La sospensione delle attività derivata dall'emergenza sanitaria COVID-19

Dal 12 marzo u.s., la Regione Lazio ha disposto la sospensione di tutte le misure di politica attiva promosse sul territorio regionale (in particolare, le misure del Piano di attuazione regionale Nuova Garanzia Giovani e del Contratto di Ricollocazione Generazioni), ivi inclusi i tirocini extracurriculari finanziati e non finanziati, in ottemperanza alle disposizioni nazionali in materia di contenimento e gestione dell’emergenza sanitaria COVID-19.

L’attivazione della modalità a distanza mediante l’utilizzo di tecnologie digitali (ICT) per la prosecuzione dei tirocini extracurriculari non finanziati

Coerentemente con gli orientamenti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dal 30 marzo è stata introdotta la possibilità di proseguire i tirocini extracurriculari non finanziati mediante l’utilizzo di tecnologie digitali (ICT), dando un primo segnale di ripresa, sebbene parziale, delle attività, compatibilmente con le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza COVID-19 adottate dal Governo su tutto il territorio nazionale. 

L’attivazione della modalità a distanza per la prosecuzione del tirocinio, attraverso l’utilizzo di strumentazioni ICT, ha posto alcune condizioni aggiuntive di regolarità a cui è necessario prestare particolare attenzione:

- i contenuti e le attività oggetto del progetto formativo individuale (PFI) devono poter essere compatibili con la realizzazione mediante il ricorso alle tecnologie digitali;

- l’utilizzo di tecnologie ICT deve essere concordato dal soggetto ospitante, dal tirocinante e dal soggetto promotore e previsto nel Progetto Formativo Individuale (PFI) attraverso la stipula di un Addendum (da conservare ai fini di eventuali controlli da parte della Regione e dell'Ispettorato del Lavoro);

- il soggetto ospitante deve rendere disponibili supporti tecnologici adeguati; garantire la sicurezza, il buon funzionamento e la manutenzione della strumentazione fornita e assicurare un'adeguata informativa circa il corretto utilizzo delle attrezzature messe a disposizione;

- devono essere assicurate idonee modalità di monitoraggio dell’attuazione del progetto formativo e di supporto al tirocinante attraverso le strumentazioni ICT individuate;

- il tirocinante deve essere dotato di adeguati strumenti tecnologici ritenuti idonei dal soggetto promotore e dal soggetto ospitante ai fini del raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati.

L'estensione del ricorso alle tecnologie digitali ICT per la ripresa delle misure di politica attiva del lavoro – CdR Generazioni e Garanzia Giovani

Proseguendo nella stessa direzione, la Regione Lazio ha disposto la parziale ripresa delle attività legate al Contratto di Ricollocazione Generazioni (cfr. Determinazione G04118 del 10 aprile 2020), prevedendo la possibilità di erogare i servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro con modalità a distanza, sino a disporre la riattivazione delle attività di politica attiva nell’ambito del Piano di attuazione regionale Nuova Garanzia Giovani coerentemente con gli indirizzi operativi forniti dall'ANPAL, in qualità di Autorità di Gestione del Programma nazionale Garanzia Giovani (PON Iniziativa Occupazione Giovani).

In particolare, è riconosciuta a soggetti accreditati e destinatari delle misure la possibilità di riprendere le attività utilizzando strumentazioni ICT e ammettendo il ricorso alla formazione a distanza (cfr. Determinazione G04828 del 27 aprile 2020).

Sulla base di tali recenti disposizioni, pertanto, i CPI proseguono le attività di loro competenza riguardanti il perfezionamento delle adesioni al Programma Garanzia Giovani, i servizi di accoglienza, presa in carico e orientamento di primo livello, misure propedeutiche alla definizione e all’avvio dei percorsi, mentre CPI e soggetti accreditati possono realizzare le attività previste con la modalità “a distanza” assicurando le condizioni di ammissibilità previste.

Condizioni di ammissibilità e di efficacia delle tecnologie digitali come modalità di erogazione dei servizi a distanza

Per la realizzazione delle attività devono essere utilizzati strumenti ICT idonei ad assicurare non solo il regolare svolgimento dei servizi di front office mediante la modalità “a distanza”, ma anche la tracciabilità di accessi da parte degli utenti alle piattaforme utilizzate, la registrazione delle date, degli orari e della durata dei colloqui, la produzione di video e altra documentazione comprovante l'effettiva erogazione delle misure. L'ammissibilità del ricorso alle tecnologie digitali è infatti condizionata dal rispetto di alcune condizioni stabilite dalla Regione stessa, tenuto conto dei vincoli di tracciabilità delle attività derivanti dal finanziamento pubblico e, in particolare, dalla normativa in materia di Fondo Sociale Europeo (FSE).

In primo luogo, il soggetto accreditato che intende riprendere le attività con la modalità a distanza deve disporre di idonea strumentazione ICT (es. piattaforme di webmeeting, strumenti di videoconferenza) che consenta l'interazione tra operatore e destinatario, lo scambio e la condivisione di eventuale documentazione (questionari, test attitudinali, altro materiale).

Secondariamente, è necessario garantire la tracciabilità e la verificabilità delle connessioni e delle interazioni intervenute con i partecipanti in termini di tipologia di attività e servizi erogati, durata, destinatari trattati ed evidenza dell’output del servizio erogato, così come previsti negli specifici avvisi. Inoltre, devono essere assicurate adeguate modalità di affiancamento e tutoraggio da parte dell'operatore del mercato del lavoro esperto (OMLS) ai fini di un costante confronto dello stesso con il destinatario dei servizi.

L'adozione da parte della Regione di tali indicazioni operative, sebbene comporti maggiori oneri in capo a soggetti accreditati e destinatari delle misure ai fini della regolarità ed ammissibilità dei servizi, rappresenta un'importante opportunità per la ripresa nel territorio regionale delle attività di politica attiva rivolte alle persone in cerca di nuova occupazione, anche conseguentemente agli effetti prodotti dall'emergenza sanitaria COVID-19 sul mercato del lavoro.

 
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